ANDRON
Corridoio
Progetto artistico - socio - culturale itinerante sul territorio nazionale a sostegno e promozione dei corridoi umanitari attivati dalla comunità di Sant'Egidio, Tavola Valdese, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia
I Corridoi umanitari
Sono frutto di un Protocollo d’Intesa sottoscritto il 15 dicembre 2015 da:
- Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale- Direzionale Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie;
- Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione;
- Comunità di Sant’Egidio; Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia; Tavola Valdese che hanno scelto di unire le loro forze per un progetto di alto profilo umanitario.
L’iniziativa è totalmente autofinanziata. Il progetto dei corridori umanitari non pesa in alcun modo sullo Stato: i fondi per la realizzazione del progetto provengono in larga parte dall’otto per le mille della Chiesa Valdese, ma anche da altre raccolte, come la Campagna di donazioni lanciata dalla Comunità di Sant’Egidio.
Si tratta di un progetto – pilota, il primo di questo genere in Europa, e ha come principali obiettivi:
- Evitare i viaggi dei profughi con i barconi della morte nel Mediterraneo.
- Contrastare il micidiale business degli scafisti e dei trafficanti di uomini.
- Concedere a persone in “condizioni di vulnerabilità” (ad es. vittime di persecuzioni, torture e violenze, minori non accompagnati, famiglie con bambini, donne sole, anziani, malati, persone con disabilità) un ingresso legale sul territorio italiano con visto umanitario e la possibilità di presentare successivamente domanda di asilo;
- Consentire di entrare in Italia in modo sicuro per sé e per tutti, perché il rilascio dei visti umanitari prevede i necessari controlli da parte delle autorità italiane.
L’azione umanitaria si rivolge a tutte le persone in condizioni di vulnerabilità, indipendentemente dalla loro appartenenza religiosa o etnica.
L'idea
La principale missione della nostra proposta è comunicare e valorizzare l’azione dei Corridoi Umanitari individuando, nei molteplici settori della cittadinanza e del mondo scolastico, i naturali fruitori dell'iniziativa. A tale scopo metteremo in atto strumenti artistico- culturali diversificati qui sotto specificati come segue:

Serata con OSPITA JOGLANDO IL VENTO
Spettacolo produzione della compagnia. Tematica dell’accoglienza con la presenza di Rifugiati. A seguire CONCERTO con i RAMA’ e festa danzante popolare.

Serata CENA – INCONTRO – TESTIMONIANZE
Il cibo come occasione di scambio e Incontro dibattito con personalità significative del panorama italiano ed europeo (operatori, giornalisti, scrittori, associazioni) e i rappresentanti/promotori dei corridoi umanitari, rivolto alla cittadinanza con le testimonianze dirette di rifugiati.

Giornata con MONDO DELLA SCUOLA
Video - Reportage - Interviste. Proiezione di video realizzati dai ragazzi delle scuole superiori utilizzando telefoni cellulari. Momento che concluderà il lavoro svolto nell’arco di alcuni mesi sul tema dell’accoglienza.
Offrendo questa opportunità di appuntamenti diversi, desideriamo costruire tante occasioni di riflessione e conoscenza per i molti partecipanti e per il pubblico in generale, cercando con tutte le nostre forze creative di abbracciare e mettere in pratica una profonda scelta etico - artistica.
Ritenere che l'obiettivo dell'arte sia quello di creare un movimento nelle coscienze per il cambiamento. Ma non puoi cambiare nulla finché non hai acquisito la consapevolezza di ciò che accade.
Struttura progettuale
Vengono individuate 10 città italiane che possono ospitare tale manifestazione chiedendo collaborazione alle relative amministrazioni comunali. Tale scelta verrà attuata in comune accordo con i promotori dei corridoi umanitari, con le associazioni e le realtà del territorio italiano che si occupano di accoglienza e sostegno ai rifugiati.
Una particolare attenzione sarà rivolta mondo scolastico al fine di concordare un programma di intervento con i presidi, gli insegnanti e gli alunni delle scuole italiane coinvolte.
In ogni città partecipante il progetto si articolerà nell’ arco di 3 o 4 mesi.

Approfondimenti
OSPITA JOGLANDO IL VENTO
La rappresentazione – OSPITA JOGLANDO IL VENTO - verrà svolta possibilmente in spazi teatrali multidisciplinari nel senso di avere la possibilità di realizzare lo spettacolo e poi far seguire il concerto con danze popolari per il pubblico. Come accennato in precedenza, nella compagnia ci saranno dei migranti – rifugiati (5 persone) che parteciperanno all’interno della produzione sia come artisti in scena che come esperienza di tirocinio nel comparto tecnico audio video luci. Nostro obiettivo ulteriore, in accordo con le associazioni del territorio, è anche coinvolgere alcuni rifugiati (5/8 persone) che vivono nelle città che toccheremo, inserendo la loro testimonianza direttamente nel processo drammaturgico dell’allestimento. Durata della serata: h. 2.30 (150 minuti)
Una Cena per Incontrarsi
Da sempre il cibo oltre ad alimentare rappresenta un modo per relazionarsi, un simbolo di piacere e di comunicazione. Condividere del cibo aiuta a conoscersi, ad apprezzare gusti e sapori diversi stimolando la curiosità in ciò che è sconosciuto. Un potenziale strumento naturale che può favorire il processo di accoglienza e costruzione di nuovi legami umani. Vogliamo creare un’ occasione di scambio realizzando una serata aperta alla cittadinanza in cui avremo un menù che proporrà piatti culinari dei paesi da cui provengono le persone rifugiate. Auspichiamo il coinvolgimento diretto di alcuni Rifugiati (4/5 persone) nella preparazione della cena A seguire proponiamo un momento di riflessione con personalità significative italiane ed europee (operatori in prima linea, giornalisti, scrittori e promotori dei corridoi umanitari (comunità di Sant’ Egidio, Tavola Valdese, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia) valorizzando anche le testimonianze dirette dei rifugiati presenti che sono accolti dalle strutture cittadine
La Scuola Superiore
In tale ambito scolastico proponiamo un particolare lavoro di Video/reportage/interviste che i ragazzi realizzeranno utilizzando i loro cellulari. L’attività sarà coordinata con gli insegnanti per inserirla nel loro piano didattico e chiaramente condivisa con gli organi scolastici. Avrà una particolare importanza l’elaborazione tematica dei vari progetti video: come individuare gli ambienti, le interviste, i cittadini comuni, i rifugiati stessi. La delicatezza del problema Accoglienza imporrà una attenzione profondamente articolata e riflessiva. Il programma di intervento sarà seguito da operatori della compagnia che permetteranno di offrire ai ragazzi strumenti didattici legati all’uso di tecnologie audio/video (es. montaggio, elaborazioni). Verranno anche coinvolti ragazzi – rifugiati di ogni città ( 4/5 persone) che potranno seguire il percorso didattico insieme all’operatore durante gli incontri nelle scuole.